Vuoi davvero ascoltare la mia storia, cacciatore di taglie?

La mia non è la classica storia di un eroe splendente e generoso che salva la principessa dagli aguzzini, non è storia di imprese luminose, una di quelle che cantano i bardi nell’allegria di una teverna.

Nella mia storia non c’è spazio per l’allegria. Perchè tutto è pervaso da una malvagità che va oltre ogni umana comprensione, un terrore intollerabile perfino per tutti gli dei malvagi.

La mia storia non si svolge su questo mondo, ma in un altro. Quel luogo dominato da esseri non morti talmente potenti da offuscare l’influenza degli dei. E i loro viscidi servitori, anch’essi non morti, infestano ogni angolo di territorio.

La mia è una storia che nessun bardo oserà cantare per le strade dei reami, è una storia cupa e tenebrosa da sussurrare piano, timorosi perchè le parole non giungano all’orecchio di qualche malvagità sopita e pronta a risvegliarsi.

E gli eroi sono persone normali, con tutti i loro umani difetti, le loro debolezze, la loro bruttezza, i loro dubbi e le loro umane paure, che catapultati loro malgrado in mezzo a quel terrore, sono riusciti a resistere e perfino ad uscirne, pur con gravi perdite e ferite, ma con la forza d’animo, quella sì, dei più grandi tra gli eroi.

Voui davvero ascoltare la mia storia? Allora benvenuto nel semipiano del terrore!