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La Storia

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I Personaggi

Alatias
Duncan
Jalavier
Sir Norman
Stingary
Yurgan
Matias

Gli special

Ravenloft
Darkart


Jalavier il portatore dell'artefatto

Human Paladin of Balder 13° livello d'esperienza.

Allineamento: Lawful Good

Background

Nobile decaduto datosi alla macchia, il giovane Jalavier diventa un discreto spadaccino e il suo bell’aspetto ne fa un inguaribile Don Giovanni. Oltre a saper ben maneggiare la spada è anche veloce di mano, abbastanza da svuotare le tasche di qualche grasso e ricco mercante. Infatti non avendo un’occupazione vive di qualche furtarello, senza dimenticare di regalare qualche moneta ai poveri e qualche gioiello alle sue amanti preferite.
La sua vita scorre tranquilla e allegra finchè non si arruola nell’esercito della Sembia per sbarcare il lunario con lo stipendio da mercenario e magari cogliere al volo qualche opportunità…
Quel giorno, nel corso della battaglia, in una pianura ormai rossa del sangue dei combattenti, una fitta nebbia sale rapidamente impedendo allo spadaccino di vedere i suoi compagni, Tarabas e Duncan, e il suo nemico, un gigantesco guerriero dal portamento fiero, colui che sarebbe diventato uno dei più fidati e cari amici, Sir Norman Riningham.
La nebbia si diradò e dopo qualche ricerca i compagni si riunirono… ma fu subito chiaro che non erano più nel luogo della battaglia, probabilmente non erano più nemmeno nel Cormyr. Tutti erano spaesati, compreso Sir Norman… Non aveva più senso combattersi… almeno finchè non si fosse trovata una maniera per tornare a casa. L’improvvisato gruppo iniziò così la più grande e terrificante avventura che gli uomini ricordino… Dodici anni nel semi piano del male, Ravenloft, che hanno radicalmente cambiato Jalavier. Presto la sua allegria e spavalderia sparirono, soffocate dalla sensazione malevola presente in ogni luogo di questo mondo, dalla nebbia sempre presente, dai terrificanti nemici incontrati. Presto lo spadaccino si accorse che la sua abilità con le armi non era sufficiente a garantirgli qualche possibilità di sopravvivenza, così con l’aiuto di Sir Norman all’inizio e un lungo allenamento da un maestro d’arme nel villaggio vicino a Castle Tristenoria si incamminò sulla via del guerriero, con discreto successo.
Il destino però non sorrise a lungo a Jalavier. Esplorando un’antica cripta venne preso e trascinato verso un Living wall, una delle più terribili creazioni negromantiche: un muro composto di esseri non-morti che si ingrandisce e acquisisce potere assorbendo altre creature. Gli sforzi dei compagni lo trassero in salvo ma il suo braccio sinistro era già penetrato nel muro, ne uscì solo un moncherino. La cosa peggiore fu che il male di Ravenloft penetrò in lui e iniziò a far crescere i suoi lati negativi. Il malvagio potere che lì regna donò al giovane guerriero un tentacolo mostruoso al posto del braccio, simbolo della trasformazione in corso. Il più preoccupato di questo fu Valeran, un potente alleato nativo di Ravenloft, incontrato dal gruppo a Barovia, nella locanda “Blood on the wine”.
Il male continuò a crescere in lui fino a quando, nella roccaforte di Azalin, uno dei più potenti Lord del semipiano, l’apparizione di Van Richten, il più abile cacciatore di non morti e mostri di Ravenloft, lo mise di fronte a un bivio: abbracciare il male per sempre o rinunciarvi ora prima che fosse troppo tardi. Jalavier non ebbe dubbi su cosa scegliere e Van Richten lo avvolse in una colonna di luce, da cui uscì senza l’abominevole tentacolo ma soprattutto purificato nell’animo. Da quel giorno chiuse col passato, smise di utilizzare tutte le abilità non proprio “buone” che aveva appreso quando viveva di furti e si impegnò solo per il bene. Sempre in Castle Avernus entrò in possesso di Crusader, la sua fedele spada, un’arma votata alla distruzione del male. Solo grazie al suo cambiamento potè impugnare la magnifica spada.
Incamminato ormai sulla strada del bene fece il passo definitivo quando incontrò un chierico di Balder che lo affascinò con i principi del culto di tale dio. Da quel giorno si votò lui stesso a Balder, la sua fede crebbe fino a diventare la sua principale ragione di vita, fino al giorno in cui imponendo la mano sul suo compagno ferito e pregando il suo dio riuscì a fermare la perdita di sangue e rimarginare il taglio. Brigante, guerriero, paladino. Il percorso giunse alla fine e come premio della sua integrità e della sua fede, la Regina Cristiana rigenerò il braccio mutilato, cancellando definitivamente ogni ricordo del male che in passato viveva in Jalavier.

Curiosità, aneddoti e imprese di Jalavier

E' uno dei personaggi più morti e resuscitati della storia, un po' per la sua abilità di sbagliare tutti i tiri salvezza determinanti, un po' per la sua vocazione al sacrificio e al combattimento incurante del pericolo. Più sono grossi e cattivi, più gli piacciono.

Arrivato nel semipiano senza un soldo tirò fuori la sua arma segreta per il borseggio, una splendida riproduzione di braccio rotto da appendere al collo mentre la mano vera derubava i passanti da sotto il mantello.

La sua dialettica è sempre stata sopraffina, come non ricordare quando, regalando una gemma a una bella ragazza per ringraziarla delle informazioni (e per farsi invitare a trascorrere la notte con lei) disse "questa preziosa gemma è per te, è un topazzo!"

Castle Ravenloft. Si risveglia prigioniero in una cella con un guerriero in full plate davanti. Cerca di colpirlo con la spada trovata poco prima ma questa diventa rovente e dopo poco vola in mano al misterioso guerriero. Impavido, Jalavier cerca di stenderlo a pugni e riesce a rifilare 2 ganci perfetti al volto del misterioso guerriero (doppio 20!!!). Purtroppo il misterioso guerriero era il conte Strahd Von Zarovich, vampiro e negromante, feribile solo con armi incantate. Jalavier rimane l'unico ad avere preso a pugni il conte e a poterlo raccontare.

Il dio malvagio Jalavier. I nostri eroi erano tutti all'interno di una piramide, quando si accorsero di essere stati circondati da un numero incommensurabile di goblin! Jalavier sale sulla cima della piramide, muove il tentacolo che ha al posto del braccio sinistro e si rivolge alle creature "Benvenuti miei fedeli sudditi, sono il vostro dio, signore e padrone. Dovrete eseguire i miei ordini o i miei demoni servitori fra di voi vi puniranno" e usano le sue capacità da ventriloquo fece parlare i demoni fra i goblin. che presto seguendo le istruzioni si allontanarono, lasciando libera l'uscita per il gruppo.

Sprezzante del pericolo non teme nessuno. Indimenticabile l'incontro con Firan Zal'Honan detto Azalin il lich.

Si accende una sigaretta guardando il temibile mago non morto, aspira una boccata di fumo, prende la sigaretta fra due dita portandola al lato del viso e soffiando fuori il fumo si rivolge al non morto "Senti Firan."

Il combattimento è disperato, tutti i compagni di Jalavier sono stesi al suolo, morti o morenti. Vlad Drakov è davanti a lui con l'arma in pugno. Il paladino è molto ferito. "puoi attaccare una volta sola così ferito, quasi non ti reggi più in piedi. Vedi la tua spada Crusader che si illumina di luce azzurra" "No, si illumina di cattiveria!" Venti! E Vlad Drakov crolla al suolo, morto.

"Presto dovremo affrontare un potente nemico Norman, tu non hai armatura. Indossa la mia" "e tu?" "io posso usare lo scudo, ma tu no, usi un arma a 2 mani" Norman indossò l'armatura di Jalavier e il Paladino affrontò il demone armato di Crusader, dello scudo e della sua fede.

L'avventura a Ravenloft sta per concludersi. Nella cripta di Strahd infuria il combattimento. Vampiri si aggirano nel buio e missili magici compaiono dal nulla, seguiti da incantesimi più potenti. Duncan è ferito e si rifugia nella cappella dove il gruppo ha trovato il libro di Inajira e Jalavier vi si pone davanti. Così facendo blocca quasi tutto il cone of cold che avrebbe quasi sicuramente ucciso il chierico, forse segnando la disfatta per il gruppo.