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Stingary Smith detto Il Risarcitore

Forza 17
Intelligenza 14
Saggezza 13
Destrezza 18
Costituzione 16
Carisma 14

Punti Ferita: 73

Allineamento: Lawful Neutral

Età 32 anni

Luogo di nascita: Voonlar (Zhentil Keep)

 

 

 

La storia : nativo di Voonlar , piccola cittadina a sud di Zhentil Zeep , Stingary fin da bambino ha fatto parte di piccole bande di informatori, pagati da ladri, assassini, o cacciatori di taglie, per tener d'occhio potenziali obiettivi e vittime.

Con un padre ubriacone e una madre fuggita anni prima con un bell'ufficiale, Stingary, per riuscire a racimolare qualche moneta d'argento, a 12 anni viene avviato all'addestramento militare. Qui, dopo 4 anni di sopprusi, percosse e duri allenamenti, tempra fisico e carattere, tanto da divenire uno dei migliori della sua età. Diventa molto abile soprattutto nell'uso del pugnale, ma anche con spada corta e armi da lancio dimostra destrezza e fluidità nei movimenti.

Appena compiuti i 17 anni, Stingary, con alcuni dei suoi compagni più abili, viene mandato a Zhentil Keep da Bron Bourstag Hlammythyl, lo sceriffo di Voolnar, che annualmente invia i giovani migliori, per valutare se possono entrare a far parte dell'organizzazione segreta chiamata "Black Network".

Qui, superate le prime prove di abilità con le armi, Stingary, caratterizzato da un fisico snello e scattante viene scelto per divenire ladro o futuro assassino. Entrato a 18 anni nella gilda dei ladri di Zhentil Keep (sotto il diretto controllo degli Zhentarim), Stingary è addestrato da Iltur, uno dei più pericolosi e micidiali, tra gli assassini della "Black Network". Quest'ultimo, geloso nei confronti del giovane e abile ladro e preoccupato per un futuro valido avversario, in una sessione simulata di combattimento lo ferisce gravemente al volto, facendogli rischiare di perdere un occhio. Dopo il brutto incidente, Stingary passa sotto l'addestramento di un altro ladro, meno brutale, e a 19 anni viene impiegato nelle prime missioni. Impara ben poco sul conto della "Black Network": sa solo che chi ne fa parte è rispettato e temuto da tutti, e che è la vera mano che governa la città di Zhentil Keep. Sa, però, una cosa molto importante: chi osa mettersi contro l'organizzazione è condannato a morte.

Dopo qualche lavoretto di poco conto, come riscuotere pagamenti da commercianti, o borseggiare qualche ricco forestiero, Stingary viene assegnato ad una missione vera. Un gruppo formato da lui, altri cinque ladri veterani, 5 guerrieri e un mago, deve dirigersi nelle miniere abbandonate di monte Tesh, per condurre un importante scambio con alcune creature che vivono in quelle zone.

Stingary, già da tempo, rifletteva sulle possibilità di abbandonare la gilda dei ladri di Zhentil Keep; egli infatti non amava uccidere per denaro, né approvava i metodi di tortura usati anche troppo frequentemente e sapeva di essere nel mirino di Iltur... Non sapeva, però, come fare: infatti chi abbandonava l'organizzazione, anche se di rango basso, veniva trovato e ucciso.

Ma, proprio la missione che stava per compiere gli avrebbe facilitato il compito.

Lo scopo era quello di penetrare all'interno delle miniere abbandonate, seguendo un percorso descritto in una mappa affidata al mago del gruppo, e di giungere in una caverna dove si sarebbe dovuto tenere uno scambio di "oggetti" con alcune creature non specificate.

Se Stingary avesse saputo l'identità di queste creature, forse avrebbe preferito affrontare le ire di Iltur stesso (che aveva spinto molto affinché Stingary partecipasse): drow.

I suoi "compagni" erano nervosi e impauriti quanto lui, quando dall'ombra era sbucato un elfo scuro riccamente vestito con abiti sgargianti e un buffo cappello decorato con piume colorate. Stingary carpì poche parole della conversazione tra il mago e l'elfo :"..ho il pagamento che hai chiesto, grande Jarlaxle.".

La risposta dell'elfo, in un comune quasi perfetto :"..dov'è Fzoun? Avevo espressamente chiesto di conferire con lui!.." - "..ma..ho il pugnale..lo scambio.." - farfugliò il mago - "..non si scomoda Bregan D'Aerte per niente, il pugnale non mi interessa, stupido!!" - urlò con disprezzo l'elfo.

Poi dopo un gesto di Jarlaxle si era scatenato l'inferno: un cono d'ombra era piombato su tutti loro e contemporaneamente dopo alcuni scatti di balestra e gemiti di dolore di qualche suo compagno, un'esplosione seguita da una tremenda vampata di calore lo aveva sbalzato a diversi metri di distanza, stordito e bruciacchiato. Tutto si era svolto in pochi secondi. Ripresosi, Stingary stava per rialzarsi per fuggire il più lontano possibile, conscio, solo ora, di essere stato mandato in una missione suicida, quando, paralizzato dal terrore si accorse di essere circondato da almeno 10 elfi scuri che, con le splendide armi sguainate, sembravano attendere l'ordine per ucciderlo.

Immobile a causa di un terrore così rivoltante da fargli attorcigliare le budella, il giovane ladro attendeva la morte, sperando che fosse la più rapida possibile.

Fu sorpreso, però, dal fatto che i drow, ad un certo punto rinfoderarono le armi e indietreggiarono di alcuni passi: gli si avvicinò l'elfo dagli abiti sgargianti, che era di sicuro il loro capo. Questi, controllate le condizioni di Stingary, gli rivolse la parola ripetendo le frasi due volte, per avere la sicurezza di essere stato capito :" ti lascio la vita, giovane uomo, in modo che tu possa riportare ai tuoi capi questo pugnale magico, affinché capiscano che i servigi dei drow non si comprano con un banale oggetto magico! Ne possiedo a decine di queste armi!! Riferisci a Fzoun, che la prossima volta dovrà venire lui stesso e che il mio pagamento iniziale sarà in schiavi umani".

Dopodiché, gli elfi erano spariti nell'oscurità, come se non fossero mai esistiti. Ma Stingary sapeva che non era così: lo testimoniavano i cadaveri dei suoi compagni, stesi poco lontano da lui. Ora doveva fuggire, mai sarebbe ritornato a Zhentil Keep per riferire il fallimento di quella missione: lo avrebbero sicuramente ucciso.

Era la sua occasione per lasciare l'organizzazione. Doveva far credere di essere morto come gli altri suoi compagni; da lì a poche settimane, infatti, gli Zhentarim avrebbero mandato qualcuno a controllare.

Impossessatosi del bellissimo pugnale ripudiato da Jarlaxle e dei bracciali magici del mago e, dopo aver ripulito gli altri compagni da monete e oggetti utili, Stingary decise di gettare i cadaveri in una profonda spaccatura del terreno, in modo che rimanessero le tracce del combattimento e del sangue, ma non i corpi. Così anche lui sarebbe stato considerato morto nello scontro.

Terminato il macabro lavoro, Stingary si incamminò velocemente verso l'uscita, con l'obiettivo di mettere molta distanza tra se stesso e Zhentil Keep, ma allo stesso tempo, con il desiderio di una futura vendetta nei confronti di coloro che lo avevano mandato a morire senza motivo.

Stingary Smith, si è diretto verso sud e ha passato gli anni successivi mettendosi al servizio di questo o quel signorotto, come avventuriero solitario, e col tempo ha iniziato a farsi una discreta fama come cacciatore di taglie. Ad un certo momento, preoccupato dall'essersi procurato diversi nemici, ha incominciato a camuffarsi e a travestirsi, fino ad adottare una maschera di cuoio per nascondere la parte superiore del volto, quella sfregiata, che lo contraddistingueva molto. Oggi nella regione del Cormyr è conosciuto come il "risarcitore" ed è uno dei cacciatori di ladri più abili e meglio pagati; contemporaneamente, sono aumentati anche i suoi nemici e sono in molti che pagherebbero per vederlo morto. Così, Stingary cerca travestimenti sempre diversi e cerca di non fermarsi troppo tempo nello stesso posto. La sua è una vita da lupo solitario, e a volte desidererebbe avere amici, con i quali dare la caccia agli assassini e ai banditi. Di carattere schivo e sospettoso, è di una prudenza quasi ossessiva: sa, infatti, che anche un banale errore può costare la vita.

Ha lavorato per nobili e ricchi commercianti di quasi tutta la regione e anche per alcuni maghi, tra cui Mellomir il saggio (27° wizard, ad Arabel), Vangerdahast (17° wizard, a Suzail) e per alcuni chierici, come Toromal (13° priest of Torm, ad Arabel), Manarech Eskwuin (12° priest of Tymora, a Suzail) e Burlan Almaether (12° priest of Gond, a Tilverton).

Alcuni degli oggetti magici posseduti da Stingary, sono il pagamento di questi potenti personaggi. Il dono più importante e potente è stato quello di Mellomir: l'anello per richiamare un elementare della terra.

Attualmente, a 32 anni, Stingary sta cominciando a stancarsi di dover rimanere sempre nascosto e solo: qualche anno fa, infatti, non avrebbe mai accettato di rischiare, per andare al tempio di Torm a parlare con un misterioso guerriero a cui, da quanto riferitogli, hanno rubato due spade. Ora, però, stava accettando il rischio: lo ha incuriosito la triste storia di quest'uomo e vuole approfondirla meglio. E' così che il cacciatore di taglie conosce Sir Norman Riningham, uno dei sopravissuti di Ravenloft.