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19-12-2003 - Capitolo 13 - Gli intrighi della North Gate Inn

Il giorno 14 di Hammer si avvia verso la fine, dopo avere riservato amare sorprese al piccolo gruppo che cerca di attraversare lo Shadow Gap: prima l’imboscata dei giganti che è costata la vita a 3 uomini della scorta di Gal il mercante e ora la tormenta di neve che aumenta sempre più d’intensità. Come se già non bastassero il buio e il freddo, i carri del mercante procedono molto lentamente e con difficoltà e tutti stanno per cedere… il respiro si condensa su barbe e baffi congelandosi, la neve sul terreno lo rende scivoloso e rende pesante gli stivali rimanendovi attaccata. Ormai solo la forza di volontà spinge avanti il gruppo ma finalmente un sorriso rischiara il volto quasi congelato di Sir Norman “Fumo, deve essere la locanda!” Con rinnovate energie i compagni accelerano per giungere il prima possibile alla piccola radura da cui proviene il fumo. Arrivano quando ormai è sera inoltrata e davanti a loro si presentano 2 costruzioni, la taverna, alta, col tetto conico a spiovente per far scivolare via la neve che vi cade e un altro edificio dove vi sono le stalle e probabilmente un magazzino, essendovi una grande porta chiusa… ma nessuno si ferma molto a guardare, tutti hanno troppa fretta di entrare e riscaldarsi. Non sembra esservi insegna, se non per una scritta intagliata nel legno della porta “North gate Inn”. Il Risarcitore, buon conoscitore di porte e serrature fa notare agli altri la solidità di questa: buon legno, rinforzato in acciaio… sicuramente dentro saremo al sicuro!” Una notte di sonno tranquillo? È la speranza di tutto il gruppo.

Varcata la soglia il caldo, quasi eccessivo, nella common room riscalda le stanche membra. Il posto è tranquillo, non molto affollato. Alla sinistra della porta d’ingresso un grosso camino circolare riscalda la sala bruciando grandi ceppi. Al di sopra vi è una cappa da cui partono tubi metallici che entrano poi nel soffitto, probabilmente per riscaldare le stanze al piano sopra. La sala è arredata con 4 grandi tavoli circolari e 3 più piccoli rettangolari. Le pareti sono adorne di armi e trofei di caccia, e anche la cappa del camino. Qua e là ci sono altri supporti per armi, non ancora occupati. Il bancone è alla sinistra e dietro di esso vi è un arco che probabilmente fa accedere alla cucina. Nella parete a fianco e di fronte alla porta d’ingresso vi sono 2 enormi cassapanche con sopra un materasso. Iniziate a chiedervi a cosa servono quando quello che sembra l’oste e la cameriera vi avvicinano “Benvenuti stranieri, io sono Keyfletcher e lei è mia figlia Kate, se volete restare in taverna dovete consegnarmi tutte le armi” Jalavier e Duncan consegnano subito le loro armi dopo avere chiesto però dove verranno conservate “nelle cassapanche sotto il materasso, chiuse col lucchetto e con me e mia figlia che vi dormiremo sopra!” Anche aver consegnato subito Crusader non risparmia Jalavier e Duncan dalla perquisizione da parte di Kate, la grassa e brutta figlia dell’oste… la quale sembra apprezzare particolarmente perquisire i corpi maschili… Jalavier dentro di sé pensa che potrebbe ottenere qualche informazione sfruttando il suo fascino con Kate… Nel frattempo Norman e Stingary sono molto più riluttanti a consegnare spade e balestre, dopo un po’ di discussioni e un tentativo del risarcitore di celare il pugnale nella manica scoperto grazie alle palpate di Kate, finalmente viene permesso l’accesso ai tavoli.

Un tavolo è occupato da 4 persone, 3 uomini e una donna, di cui un uomo incappucciato. Sembra un gruppo di avventurieri, a giudicare dalla composizione… la donna (piuttosto brutta pure lei) è coperta di cicatrici e indossa una cotta di maglia, a fianco a lei 2 uomini in armatura di cuoio più mingherlini ma dall’aspetto scaltro, di cui uno con chiari lineamenti da mezz’elfo, e l’altro incappucciato, probabilmente un chierico o un mago… Al banco sono appoggiati altri 2 guerrieri, a giudicare dal corpo forte e dalle armature, una chainmail e una platemail! Accompagnati dall’oste Duncan e gli altri depositano i bagagli nella stanza dove alloggeranno. Vi sono 5 camere al secondo piano e Jalavier chiede informazioni all’oste su chi le occupa. “Non sono affari tuoi ragazzo… in ogni caso in una ci siete voi, nell’altra Gal con i figli, in un’altra i 4 che stanno giocando a carte di sotto, in quella a fianco alla vostra 2 persone che non avete ancora visto e nell’ultima il gruppo dei 3” “3? Vuoi dire i 2 al bancone di sotto?” “no, 3, uno di loro è uscito a caccia!” Uscire a caccia con una tormenta del genere vorrebbe dire morte per la maggior parte di quelli che ci provassero… chi sarà questo misterioso individuo che esce con un tempo simile?

Giusto il tempo di sistemare tutto nell’armadio e si fa ora di cena. Scendendo al piano di sotto si accorgono che i due del bancone si sono sistemati nel piccolo tavolo vicino al fuoco e sono ancora in attesa del terzo, e i 4 hanno smesso di giocare in quanto Kate ha già apparecchiato per la cena. Gal siede al grande tavolo tondo vicino al focolare assieme ai figli, le guardie alloggiano nell’altra struttura assieme ai 3 carri. I compagni si siedono assieme a Gal, che si offre per pagare a tutti, cosa che il gruppo accetta di buon grado.

Keyfletcher elenca il cibo e le bevande presenti e alla fine al tavolo arrivano fiumi di birra scura, a parte per Duncan che chiede acqua…, spezzatino d’orso per Duncan, Norman e Jalavier, cosciotto di vitello per Stingary e i figli del mercante, cavallo con patate per Gal. Il giovane Alatias invece a ordinato cavallo E vitello. I compagni gustano lentamente e con calma l’ottima birra e la gustosa carne, tutti tranne il risarcitore che sembra avere bevuto troppo e urla, ride, sbraita e schiamazza… Nel frattempo il pasto continua e il risarcitore, ormai fuori controllo (strano per lui che di solito non perde mai l’attenzione… che stia facendo finta e trami qualcosa?) prende un osso e lo lancia sul tavolo dei 2 guerrieri, i quali capendo la sua attuale condizione fanno un gesto di fastidio ma lo lasciano perdere.

All’improvviso fra le risa, il rumore del pasto e il chiacchiericcio si odono passi dalle scale. Finalmente Alatias e i suoi amici scopriranno chi occupa l’ultima stanza. Il primo a scendere è un ragazzo alto, dal fisico muscolo e piuttosto bello vestito in maniera ricercata ma non eccessivamente sfarzosa, seguito quasi subito da un ometto con i baffi basso e grassoccio ma vestito con i migliori abiti e ricoperto di gioielli… Alcune risate accompagnano la loro entrata, cosa che lascia perplessi i 5 compagni… almeno finchè l’ometto accarezza la mano del ragazzo… A quanto sembra quello che può apparire un ricco mercante (non potrebbe essere altro, che motivi avrebbe per attraversare lo shadow gap altrimenti?) ha assunto una guardia del corpo moltooooo personale. Anche Norman e gli altri faticano a trattenere il sorriso, quando l’uomo tenta un lieve approccio e il ragazzo lo respinge arrossendo.

A fatica (tranne Alatias) tutti finisco l’abbondante pasto e si dividono all’interno della taverna. Duncan si avvicina al tavolo del ricco uomo, il risarcitore barcolla lentamente verso i 4 che giocavano a poker e chiede di partecipare ma gli altri hanno finito, gli lasciano le carte e lui si dirige verso i 2 guerrieri che ha scocciato tutta la sera… Aria di guai in taverna…

Nel frattempo Norman si dirige all’esterno verso il magazzino per scambiare qualche parola con le guardie e Jalavier avvicina Kate, deciso ad ottenere informazioni. Stingary nel frattempo raggiunge il tavolo dei 2, e chiede di fare una partita con loro, che rispondono in maniera non troppo amichevole. Un rapido movimento del braccio e le carte volano tutte in faccia al guerriero in plate che si prepara ad aggredire il cacciatore di taglie ma viene fermato dal compagno… Il risarcitore raccoglie le carte e si mette a giocare con Alatias, che saggiamente decide di intrattenerlo piuttosto che lasciarlo andare in giro a cercar rogne…

Jalavier raggiunge Kate che sembra davvero interessata al paladino ma rifiuta di parlare perché deve lavorare per non incorrere nelle ire del padre ma che gli dà appuntamento più tardi, quando tutti dormiranno per una notte divertente… Cercando di sbollire gli ardori della (brutta) ragazza le comunica che “La mia fede mi toglie tanti piaceri ma non quello di conversare” lei un po’ delusa chiede QUALI piaceri siano preclusi e il giovane le risponde, per non perdere la possibilità di raccogliere informazioni, che è una lunga storia da raccontare e che ne parleranno dopo in privato… In realtà il suo status non preclude certo il piacere di avere una donna, ma lo status fisico di lei non lo renderebbe certo un piacere… quindi meglio che la ragazza stia calma. In realtà la ragazza era un’ex puttanezza prostituta Arabelliana, nota a tutti con il nome di Ilona la Tettona o ancor meglio la succhiaidrovora, per via di certi lavorini con i quali dilettava in gioventù i baldi giovani compaesani.

Nel frattempo i presenti continuano a farsi beffe dei 2 amanti: il più ubriaco del gruppo dei 4 avventurieri si avvicina con un grottesco sorriso “hich… avieete faatto taardiii stascieraaaa, ve lo sciete messcio nel culo prima di sciendere???? Ah ah ah ah ah” Il giovane ragazzo biondo si alza pronto a scagliarsi verso l’uomo per vendicare l’offesa subita quando un rumore sordo di legno contro legno gela la sala. Dietro il banco l’oste ha estratto un enorme randello e l’ha sbattuto con forza per calmare gli animi. L’imponenza di questa rudimentale arma in mano a quell’uomo massiccio è più che sufficiente a sedare l’inizio di rissa. Ognuno torna al suo posto e la taverna rimane per qualche minuto immersa in un opprimente silenzio, prima che la situazione ritorni alla normalità…

Nel frattempo Norman scopre che nel magazzino oltre alle guardie di Gal ce ne sono altre 3 che come Jake prontamente spiega sono la scorta del piccolo uomo dalle ricche vesti. Incuriosito sir Norman chiede informazione e scopre che si tratta di Fellon, mercante di stoffe preziose e gemme che ha il magazzino ad Arabel e sta rientrando dopo avere concluso un affare. Il suo compagno si chiama Rocco ed è semplice indovinare che sia il suo preferito. Dopo aver scambiato qualche parola Norman, che non è noto per essere un amante delle lunghe conversazioni rientra in taverna mentre il risarcitore stanco di giocare sale al piano di sopra.

Dirigendosi verso il tavolo dove ancora siede Gal con i figli Norman sente un vento gelido colpirlo alle spalle e si gira. Dalla porta di ingresso entra una enorme figura umanoide coperta di neve con un cervo in spalla che lascia cadere rozzamente al centro della sala, cominciando poi a ripulirsi dalla neve. L’attenzione dei compagni si fa man mano più grande, visto che sotto la neve compare un corpo muscoloso, troppo per un normale uomo, e dal labbro inferiore, poco sotto al naso schiacciato e tozzo, spuntano due lunghe zanne… Non c’è dubbio è sicuramente un mezz’orco e da quel che si intuisce non può che essere il compagno dei 2 guerrieri. Anche lui oltretutto indossa una plate mail. Dopo avere scrollato la neve consegna la sua arma a Keyfletcher, un enorme maul di ottima fattura. “Vrock è tornato oste, e ha portato la cena per lui e i suoi compagni per domani. E ora servimi cavallo e tanta birra scura”.

Dopo poco i presenti tornano ai loro affari e Norman, conversando con Gal chiede informazioni su Wheloon, la sua città natale, dove dopo la morte del re regna il figlio della sorella. Un velo di tristezza e disprezzo attraversa il viso del possente guerriero che sta rapidamente recuperando la forma fisica perduta ma Gal non ha ulteriori notizie. Notizie e informazioni le cerca invece Stingary al piano di sopra che approfitta della sua abilità con ombre e serrature per entrare nelle stanze occupate dagli altri ospiti e perquisirle ma senza notare niente di speciale. Per sua fortuna esce appena in tempo per non essere sorpreso da 1 del gruppo dei 4 che sale le scale e entra in stanza.

Stingary curioso utilizza il suo fine udito e riesce a percepire parole provenienti dalla stanza, che fino ad un attimo prima era vuota. Con chi starà parlando? Dopo poco cessa ogni rumore, il risarcitore ridiscende e subito dopo in sala ricompare anche l’altra persona.

Nel frattempo l’alto chierico Duncan sta piacevolmente conversando con il mercante e l’amico, venendo a conoscenza del negozio che questi possiede ad Arabel quando Vrock, ormai ubriaco si avvicina. “Ah ah ah, come stianno i 2 rottinculooo?” Subito il saggio seguace di Torm cerca di allontanare gentilmente il mezz’orco dicendogli che la sua compagnia è poco gradita, ma con poca fortuna “E tu chi scei vecchio? Un altro rottinculo di scicuro!!! AH AH AH”

Torm non lascerebbe certo una tale onta impunita e con poche parole e piccoli gesti della mani il chierico rivolge una preghiera al suo dio e all’apparenza non accade nulla, anche se i compagni del mezz’orco sembrano avere notato qualcosa. Vrock inizia però a sentire fastidio e a sudare, come se la sua armatura si stesse riscaldando troppo… Presto tenerla indossata diventa insopportabile e con l’aiuto dei compagni se la riesce a togliere. Dolorosi segni di scottature solcano la pelle giallastra, arrossata in più punti e il grande umanoide impreca contro l’oste per l’eccessivo calore prodotto dal focolare. Purtroppo finita la distrazione Vrock si concentra ancora sul povero Fellon che viene preso per i capelli e devo subire un rutto in faccia dal mezz’orco. Rocco non riesce più a trattenersi e colpisce l’altro in pieno volto, senza però ottenere molto… Vrock infuriato si lancia sul giovane e dopo averlo bloccato a terra con il suo peso lo colpisce ripetutamente al volto. Stranamente keyfletcher non interviene e si gode la scena ridendo, mentre il risarcitore organizza scommesse sullo scontro… Gli unici che cercano di intromettersi sono Jalavier e Norman che si dirigono verso lo scontro per sedarlo ma ancora più veloce è Duncan che con un incantesimo paralizza Vrock.

Dopo aver curato Rocco lo aiuta a salire le scale e uno dei compagni di Vrock gli sputa sull’armatura. Un'altra onta che scatenerà l’ira di Torm… ma non ora, il ragazzo necessita ancora di attenzioni. Poco dopo tutti rientrano nelle stanze per la notte, i compagni organizzano il turno di guardia anche se al sicuro nella taverna e Jalavier si offre di fare il primo, non vuole certo perdere l’occasione per parlare con Kate. Appena tutti dormono il paladino scende silenziosamente le scale… Nonostante sia restio a lasciare senza guardia i suoi compagni per cercare informazione valuta però che la taverna sembra effettivamente abbastanza sicura e che i sensi di un drago d’argento addormentato (sempre che queste meravigliose creature dormano veramente) siano comunque superiori a quelli di quasi qualunque uomo. Fatti pochi scalini Kate, che sembrava dormire apre gli occhi e gli fa cenno di avanzare facendo poco rumore, precauzione a prima vista inutile, visto il profondo e rumoroso russare del padre. Per evitare comunque che si svegli, la ragazza trascina il giovane paladino dietro il bancone fino alle cucine, da cui si accede a delle scale che scendono. La stanza al piano inferiore è senza dubbio il magazzino degli alimentari e la cantina, visto la grande quantità di botti e casse presenti. Ciò spiega anche il grande freddo della stanza, accorgimento necessario per conservare più a lungo le scorte. Senza quasi aprire bocca Kate si dirige in un punto fra le botti e premendo una mattonella apre un passaggio segreto che dà su un corridoio. La torcia che la ragazza ha acceso rischiara il cammino, che prosegue per circa 60 metri in direzione, sembra, dell’altro edificio. Alla fine del corridoio una scala a pioli permette di raggiungere una botola che aperta porta in un fienile con un piccolo focolare. Non vi è una cappa, solo un piccolo foro sul tetto per fare uscire il fumo. “eccoci, qui saremo tranquilli” cinguetta Kate scoprendosi una coscia… “bene così, potremo scambiare due parole…” “ Ma cosa vuoi parlare… Divertiamoci” e prima di finire la frase sta già cercando di baciare Jalavier, che però schiva le sue labbra come se fossero un fendente di una spada a due mani. “Oh ma cos’hai? Non ti piaccio?” e così dicendo si apre la camicetta e lascia scivolare a terra la gonna… e sotto non indossa niente… Al paladino tornano in mente le forme dell’ultima donna che ha sfiorato, tanto tempo fa… Tatiana… Nel villaggio di Barovia… Prima che Il Conte intervenisse di persona per interrompere i due giovani… Tatiana… Lunghi capelli neri su un corpo che sembrava una statua di una dea… Tornando alla realtà nota che anche il corpo di Kate sembra una statua… di un ghoul grasso però… “Aspetta Kate, prima vorrei chiederti alcune cose…” La ragazza forse intuisce… si rattrista “Non ti piaccio, ecco cosa c’è, ok, ho messo su qualche chilo ma rimango ancora la ragazza più bella dei dintorni!” Anche perché sei l’unica, pensa sarcastico Jalavier… ma di fronte alle lacrime di lei il suo buon cuore prende il sopravvento e la abbraccia, facendosi forza per ignorare l’odore di cucina che è ancora sulla sua pelle… Kate, che forse così ingenua non è approfitta subito del momento per baciare il paladino… Ormai c’è poco da fare… o offendere la ragazza e scappare a gambe levate (dove però? Non ci sono altre uscite che la botola… e sopra c’è Kate… a quando sembra sa il fatto suo, non devo essere stato il primo in questa situazione) rinunciando a tutte le informazioni oppure… oppure. Non c’è altro che possa fare… Dopo una mezz’ora, tutto sommato divertente (non sarà bella ma ci sa sicuramente fare) finalmente fra una carezza e una parola dolce il paladino scopre alcune cose… La più interessante è che il gruppo di 3 guerrieri di Vrock è qui da ben 4 giorni e si è trattenuto anche se non c’era tempesta… e il gruppo originariamente era composto da 7 persone ma 4 hanno proseguito subito verso Arabel… Ancora più interessante il fatto che Kate un paio di sera fa è stata qui con il guerriero in chain mail il quale per vantarsi ha raccontato di essere membro di una società segreta e di essere in missione speciale… Intanto il turno di guardia di Jalavier è finito e si affretta a tornare verso la stanza, scoprendo che Alatias è già sveglio e lo sta contattando mentalmente in maniera un po’ alterata…

Tempo 10 minuti per spiegare la situazione al compagno e Jalavier sveglia Duncan… Ha bisogno di confessarsi, per trovare sollievo da quello che ha fatto. Il resto della notte scorre tranquillo e la mattina dopo, all’alba del 15 di Hammer Jalavier racconta a tutti i compagni le scoperte della sera prima. Subito dopo i compagni si preparano con calma per la colazione, Jalavier e Duncan pregando e meditando, Norman facendo ginnastica per sgranchire i suoi muscoli non ancora in perfetta forma, il risarcitore e Alatias chiacchierando e riordinando il loro zaino. Giunta l’ora scendono tutti pigramente le scale per scoprire un grosso trambusto al piano di sotto. Gli unici presenti per ora sono 2 membri del gruppo di 4 avventurieri che parlano in maniera concitata con Keyfletcher… l’incappucciato e il mezz’elfo… Ascoltando i discorsi è facile capire che i due compagni sono spariti e che fuori è stata trovata una macchia di sangue… Andando subito all’esterno scoprono che i 3 guerrieri dell’altro gruppo sono già sul posto e stanno cercando tracce che però sono già state cancellate dalla neve… Subito Jalavier e gli altri rientrano per prendere le armi e la sorpresa è amara… Crusader è sparita. Disperato Jalavier collega subito i 2 avvenimenti e cerca di capire cosa è successo indagando, con l’aiuto del risarcitore.

Nel frattempo Norman offre una spada lunga al paladino, che accetta di buon grado. L’oste dice che è incomprensibile l’accaduto, in quanto lui dormiva sulla cassapanca… ma Kate interviene sostenendo che quasi tutte le notti il padre rotola giù dal materasso… Visto l’accaduto l’oste concede a tutti di poter tenere le armi anche in taverna. Nel mentre, la professionalità del risarcitore conferma i sospetti del paladino: sia il lucchetto della cassapanca che la porta d’ingresso hanno chiari segni di scasso! Per di più, la porta è forzata dall’interno. Quindi il ladro è (o era ) uno degli ospiti… Jalavier in particolare sospetta dei membri mancanti… forse la macchia di sangue è solo un depistaggio, i corpi non si trovano… un modo per sviare le indagini? Jalavier chiede di poter controllare tutta la taverna per cercare tracce e Keyfletcher, Stingary e Norman lo accompagnano… Passando palmo a palmo non trovano niente e nemmeno sotto, in cantina… Il paladino qui cerca di far tradire l’oste… “non ci sono altri passaggi oltre all’ingresso? No, solo quello.” Come l’oste pronuncia quelle parole Jalavier si appoggia distrattamente al muro, proprio dove la mattonella apre la porta segreta. “e questo?” Visibilmente imbarazzato l’oste si giustifica dicendo che è una via di fuga per lui e la figlia in caso di guai… lo percorrono tutto fino alla fine… senza trovare niente… e sbucando agli alloggi delle guardie nel magazzino dei carri. Nel frattempo Duncan evoca un lupo spirituale, che col suo olfatto cerca tracce ma senza fortuna, la neve ha coperto tutto anche per una creatura come quella, la creatura riesce prò a confermare che il sangue appartiene ai due scomparsi. Alatias comunica grazie alla sua conoscenza del linguaggio animale con un’aquila, la quale ha visto una creatura stranissima la notte precedente, sicuramente non una specie di quelle locali, in possesso di grandi ali e molteplici code… L’assasino ha un volto? I compagni consumano un pasto fatto dagli avanzi della sera prima, non c’è stato tempo per preparare qualcosa di nuovo… Decisi a recuperare Crusader e a sciogliere l’enigma del sangue nella neve, organizzano un piano d’azione: attendere che sia notte fonda e fare da esca all’esterno, nella speranza che la creatura si ripresenti! Il pomeriggio trascorre lento, ogni attimo lungo un’eternità…

Norman inganna l’attesa chiedendo informazioni su Wheloon anche a Fellon ma senza risultati, Alatias esplora il sottotetto, pieno di legna, Duncan conversa con le guardie di Gal e Jalavier e Stingary continuano a cercare anche la minima traccia per ritrovare Crusader… Finalmente arriva la sera e dopo cena, un’ora dopo la mezzanotte il gruppo esce… Passa lungo tempo senza che accada nulla e senza alcun rumore se non il suono ovattato della neve che scende lenta…

Il freddo è insopportabile e i compagni decidono di rientrare per non congelare quando all’improvviso si sente un battito d’ali! Jalavier e Norman riescono a malapena ad evitare un attacco dall’alto e subito il paladino invoca il potere dello scudo che si illumina rischiarando la notte… Quello che compare sembra una creatura apparsa dai peggiori incubi… Il corpo sembra quello di una pantera ma ha 6 zampe, 2 tentacoli ai lati del torso, da cui partono anche le ali e altri 2 tentacoli chelati che partono dai lati della coda. La cosa più sconvolgente però è che la bestia sembra spostarsi di continuo, come se gli avventurieri avessero tutti la vista distorta da una bevuta abbondante… La bestia però non lascia il tempo ai compagni di studiarla e, probabilmente infastidita dalla luce, assalta Jalavier, graffiandolo con le zampe frontali e mordendolo profondamente al braccio per fargli lasciare la luce che la disturba… Il paladino urla di dolore ma tiene la presa sullo scudo e risponde con 2 fendenti precisi e letali, colpendo però solo aria… la lama affilata attraversa l’immagine della creature ma lei è un metro più a destra…

Il combattimento non accenna a calmarsi, Duncan imprigiona l’essere in un vortice di lame creato dal suo dio ma non sembra danneggiarlo, Alatias e gli altri cercano di colpirla ma solo pochi attacchi vanno a segno (in particolare il raggio nero partito dal pugnale del risarcitore sembra arrecare parecchio danno) finchè l’istinto del guerriero migliore ha il sopravvento: Norman chiude gli occhi e si concentra solo sui rumori… percependo un sibilo alle sue spalle! In un movimento solo rotea la sua enorme spada al disopra del capo, e girandosi la cala con forza verso il basso. La pesante lama rallenta improvvisamente colpendo qualcosa di morbido e penetrando per buona parte… senza perdere un istante con una leggera rotazione del polso il letale combattente inclina la lama parallela al terreno e tirandola con tutta la sua forza verso di sé apre un largo squarcio nell’addome della creatura che crolla al suolo in un ruggito d’ira e dolore…

I compagni stremati rientrano in taverna e avvertono l’oste dell’accaduto poi tutti vanno a dormire per recuperare. L’alba del 16 di hammer lascia ancora una questione da risolvere… trovare Crusader! Nella mente di Jalavier si fa largo una certezza, o l’arma è ancora in taverna, o è persa per sempre… Il chierico Duncan effettua un incantesimo in grado di rivelare ogni tipo di illusione e conferma la teoria del paladino! La spada è invisibile appesa alla cappa del camino! Subito viene recuperata e ora il colpevole è evidente! L’unico con l’aspetto di un mago è il membro del gruppo dei 4! E sol un mago può avere reso invisibile la lama! Subito il gruppo circonda i 2 avventurieri e accusa l’incappucciato dell’accaduto il quale nega. A questo punto Jalavier decide di tentare un bluff… “Non negare, sei stato tu! Come avrai capito sono un paladino e i miei poteri divinatori mi hanno permesso di scoprire le tue azioni malvagie e di percepire la falsità nelle tue parole” Il mago abbocca e crolla raccontando tutto “ Sì, sono stato io, assieme ai miei compagni siamo scesi la notte per cercare di arraffare qualcosa e scoprendo che l’oste era sul pavimento abbiamo scassinato il lucchetto e abbiamo reso invisibile la spada, nascondendola sulla cappa per riprenderla quando ve ne foste andati. Siamo poi usciti per andare al magazzino sperando di trovare altri facili bottini quando quella creatura che avete ucciso ha sbranato i miei compagni e portato via i cadaveri… poveri Fled e Dulla!”

Finalmente tutto è stato svelato… ma la condanna per i ladri deve essere emessa… Il paladino impone di donare ogni loro avere a Keyfletcher per i disagi che questi hanno creato in taverna, in fondo ne va del buon nome della North Gate Inn!

La mattina scorre tranquilla, la tempesta è calma e il giorno dopo si potrebbe ripartire… c’è solo una cosa ancora da fare… tenere d’occhio i 3 membri della società segreta in missione speciale…

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