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I Personaggi

Alatias
Duncan
Jalavier
Sir Norman
Stingary
Yurgan
Matias

Gli special

Ravenloft
Darkart


23-9-2005 - Capitolo 20 - Ritorno ad Ironfang Keep

Lo scontro contro l'armata di Gordobar the Black si è da poco concluso, Stingary e Jalavier giacciono esanimi a terra, la mano del paladino allungata sul blocco di ghiaccio che contiene il secondo pezzo della rod, come se anche nella morte lo reclamasse per sé. La madre bianca dona ad ognuno un oggetto dal suo tesoro poi rivolge la parola a Duncan:

"tu che puoi entrare in contatto con Toramal devi riportare indietro le anime dei tuoi compagni, si stanno allontanando."

"Lo farò domani dopo avere riposato, ora non ne ho il potere"

"No, le anime dei tuoi compagni si stanno allontanando sempre più. Devi richiamarle indietro"

Il chierico, stremato dalla battaglia, si inginocchia accanto al corpo del paladino Jalavier ed entra in meditazione, pregando il suo dio Torm, affinché gli conceda la forza di riportare l'anima dell'amico Paladino all'interno del suo corpo. Duncan si separa dal corpo e vede sia l'anima di Jalavier che quella di Stingary che si stanno allontanando ed immediatamente afferra quella di Jalavier per fermarla. In quel momento anche Stingary allunga la mano, come per chiedere aiuto, ed il sacerdote non si tira indietro, afferrando quella mano tesa. Con uno sforzo fisico immane riesce a trattenerle entrambe ed a riportarle indietro. Norman e Alatias assistono ad un vero miracolo: una grande luce avvolge le 3 figure e quando si dissolve Duncan cade a terra stremato ma Stingary e Jalavier respirano di nuovo.

Il 13 di alturiac , dopo una lunga notte di riposo tutti si risvegliano. Dopo aver ringraziato Duncan, Jalavier impugna il secondo pezzo della Rod e cade in trance. Nella sua mente compare una piccola vallata circondata da alti picchi innevati. La scena è paradisiaca, verdi prati, boschi in lontananza e un fiume che scorre placido e silenzioso. La visione prosegue, arriva al bosco, un bosco molto fitto e rigoglioso. fino a una quercia secolare, con una cavità nel tronco. La cavità sembra una porta, attraversandola si arriva in un labirinto di galleria, fino a una piccola grotta contenente tesori indescrivibili. ma tutto si concentra su un piccolo scrigno di legno, dove per certo è contenuto il terzo pezzo. Una risata cristallina proviene dalle spalle del paladino, probabilmente di una bambina.

La visione sembra terminare così quando un altro pensiero si fa strada nella mente di Jalavier, in cima a un picco molto alto si trovano costruzioni sconosciute, un tipo di architettura diverso da ogni altro incontrato finora dal gruppo. Sul tetto più alto di questi palazzi siede una vecchio con una folta barba bianca e occhi molto dolci.

"Raggiungimi, ti aiuterò".

Con uno scossone il paladino esce dalla trance e racconta agli altri ciò che ha visto. Ipotizza che il vecchio sia Ao stesso. ma la cosa sconcertante è che non ha alcuna idea della direzione in cui trovare il terzo segmento! Interpellando la madre bianca viene a sapere che le costruzioni viste sono sul picco più alto del Glacier of the white worm. Jalavier poi attiva il secondo pezzo appena ottenuto risvegliandone il potere e lo unisce con il primo che già era in suo possesso. L'energia che viene rilasciata è incredibile, tanto da curare ogni membro del gruppo che segue la legge e da ferire, per fortuna in maniera molto lieve, Sir Norman le cui idee, nonostante siano sempre mosse dal bene, si discostano in parte dal rispetto completo della legge.

"E' tempo di andare a parlare col vecchio."

"No, è ora di liberare Wheelon dalla tirannia!" Norman è spinto dal desiderio di salvare la sua città natale quanto Jalavier è spinto dalla necessità di fermare il caos. Dopo lunghe discussioni l'unica soluzione è quella di dividere il gruppo. Duncan e il paladino andranno dal vecchio, gli altri a Wheelon.

L'accordo è di incontrarsi a Wheelon appena possibile. Come promessa di rivedersi il guerriero e il portatore della rod si scambiano gli elmi "li scambieremo di nuovo appena ci rivedremo." A cavallo dei remoraz che la madre bianca ha fornito loro, i compagni si salutano. In 24 ore di viaggio, senza fermarsi per mangiare né dormire , Norman, Alatias e il Risarcitore arrivano ad Ironfang Keep, a metà giornata del 14 di alturiac . Duncan e Jalavier, invece arriveranno al tempio in cima al ghiacciaio in 4 giorni: il 17 di alturiac .

Appena arrivati alla città portuale i 3 amici si dirigono verso il molo, dove è stato loro detto che avrebbero potuto trovare Jurgan, ancora in attesa di Sir Norman per partire alla volta di Wheelon. I 2 si abbracciano calorosamente e Jurgan invita i compagni a discutere in taverna, davanti a un boccale di birra e cibo fumante. Fra tanti avventori è difficile non notare un bardo, di corporatura minuta e dai tipici tratti mezzelfici che intrattiene gli astanti suonando e cantando in maniera sublime. In particolare, anche grazie al suo bell'aspetto, le donne presenti palesano una notevole attrazione per il cantore. Il quale, a sua volta, nota con piacere l'entrata degli avventurieri. "Sono venuto fin qui in cerca di avventure e mi son trovato fra pescatori e panettieri. non succede niente. magari però questi saranno meno noiosi. è la prima volta che li vedo, non son del posto".

Continuando a suonare Matias, questo è il suo nome, ascolta con attenzione i discorsi dei nuovi venuti "in fretta. organizzare. Wheelon. colpo di stato. entrare di nascosto." pochi frammenti sufficienti però a illuminare lo sguardo di chi ha sete di avventura!

Ecco però un imprevisto, quello dei 4 dall'aspetto meno raccomandabile si alza e si dirige verso il bardo. Prevedendo un possibile scontro l'abile mezz'elfo si impossessa furtivamente del pugnale di Stingary, il quale non si accorge di nulla, ma incalza verbalmente il bardo "qui c'è un curioso. perché ci stavi ascoltando?"

Dopo un po' di battibecchi gli animi si infiammano, in particolare quando il Risarcitore cerca di estrarre il pugnale. che non c'è più! Infuriato estrae la spada corta, dono della madre bianca, e la punta alla schiena di Matias, il quale continua a cantare facendo finta di niente. Gli animi nella taverna si scaldano, e molti degli astanti protestano vibratamente per come viene maltrattato il simpatico cantore. Un paio di donne si fanno avanti indignate con il Risarcitore: "lasci stare quel povero ragazzo che non le ha fatto niente" dice una di loro. E Stingary, che notoriamente non le manda a dire, risponde seccato: "Lei badi ai cazzi di suo marito!!"

Apriti cielo.

Il marito è un omone seduto in un tavolo vicino, si alza in piedi furibondo e scaraventa il suo boccale pieno di birra addosso al Risarcitore, che però è abile ad evitarlo grazie anche alle sue difese magiche. Il boccale finisce addosso ad un altro avventore che reagisce, e cosi si scatena una rissa generale. Un uomo si avventa su Norman ancora seduto; il guerriero si alza in piedi con uno sguardo seccato, e l'uomo perde immediatamente il suo coraggio tentando di fuggire. Ma Norman non è nell'umore giusto: la tensione causata dalla separazione dai suoi fratelli Duncan e Jalavier, unita alla preoccupazione per la città di Wheloon, lo portano a reagire male. Sgambetta e calpesta il malcapitato e si butta nella mischia, un po' per sedare la rissa e un po' per sfogare la tensione.

Mentre Alatias continua a mangiare la sua cena in tutta tranquillità, i l Risarcitore, ancora più inviperito, utilizza la mano metallica per sollevare il bardo minacciandolo di ucciderlo se non restituisce il maltolto. Detto fatto, il pestifero mezz'elfo lancia il coltello magico di Stingary fuori dalla porta. Dopo aver scagliato Matias contro al muro il risarcitore va a recuperare la sua arma mentre gli altri bloccano il mezz'elfo. Continua l'interrogatorio e continuano le risposte sarcastiche e taglienti del bardo. che con un trucco riesce infine a scappare fuori dalla porta. lasciando grazie alla magia un pavimento unto e scivoloso agli inseguitori. Uscendo però nota 2 loschi figuri che sembrano aspettare qualcuno. vedono lui ma quasi lo ignorano. "In taverna eravamo rimasti solo io, l'oste e quel gruppo di barbagianni. Se non aspettano me. Aspettano loro. Vediamo che intenzioni hanno quei due". Dopo essersi rintanato in una viuzza laterale Matias intona una particolare canzone. e crea l'illusione dei 4 che escono dalla taverna. E subito dopo un'esplosione tremenda di fuoco scaraventa a terra i veri compagni che stavano uscendo! Dopo poco iniziano a piovere dardi ovunque. Un paio colpiscono il bardo. I danni sono lievi, ferite di striscio nemmeno troppo dolorose. Iniziando a muovere le mani sulla chitarra per lanciare un altro incantesimo il bardo stranamente si accorge che si muove lentamente. troppo. Veleno! Un po' alla volta non riesce più a muoversi. e attende impotente la sua fine. Gli aggressori però cambiano bersaglio, il gruppo viene tempestato di dardi e di incantesimi da un mago nascosto da qualche parte. Stingary invoca il potere del suo braccio metallico materializzando una sfera di fuoco che scaglia nella direzione da cui provengono i dardi. 3 figure incappucciate e vestite di nero gridano in preda al terrore ma non possono fare niente, vengono carbonizzate all'istante e la forza distruttiva dell'esplosione è sufficiente a far crollare una larga parte del tetto. Finalmente il veleno inizia a perdere l'efficacia e Matias riprende a muoversi, dirigendosi verso la strada di fronte alla taverna dove Norman e Jurgan stanno ancora combattendo mentre Alatias, inizialmente scomparso, riappare sul tetto alle spalle di altri 3 balestrieri. Norman invoca il potere dell'elmo datogli dal paladino e vola per raggiungere il compagno, attaccando i sorpresi nemici e uccidendone subito uno con un fendente al collo che stacca di netto la testa del malcapitato. Intanto Jurgan cerca di sfondare la porta di sotto a colpi d'ascia per salire anche lui sul tetto.

Il combattimento con i 3 nemici volge presto al termine, visto la superiorità di Sir Norman ma il mago, evidentemente invisibile, continua a scagliare incantesimi.

Vedendo l'origine di un fulmine magico, Matias crea a sua volta un fulmine che però colpisce solo l'aria. Ormai l'incantatore deve essere fuggito.

Tutti fuggono rapidamente verso casa di Jurgan, dove continuano i battibecchi fra i compagni e il nuovo arrivato, la cui lingua è tagliente quanto le armi con cui Jurgan e Stingary lo minacciano. I bardi però sanno leggere nelle persone, capendo che nessuno di loro lo avrebbe ucciso a sangue freddo ( o forse solo sperandolo) Matias rifiutava le assurde richieste che gli venivano fatte, in particolare quella di girare le spalle e scoprire il collo. Se volevano tagliargli la testa almeno avrebbero dovuto combattere. Con una mossa improvvisa però Sir Norman, fin lì più calmo e condiscendente dei suoi amici , riesce a immobilizzarlo e a scoprire il collo. L'atmosfera diventa subito più distesa appena vedono che non vi è alcun tatuaggio. Un po' stupito da tutto ciò Matias ricomincia a discutere con gli altri. Andare con loro. Andare a morire da solo. Senza cedere subito (non sia mai, una celebrità come lui non si abbassa così in fretta a viaggiare con dei bifolchi del genere) acconsente finalmente a seguirli. In fondo è ciò che voleva dall'inizio. A Iron fang keep la cosa più eccitante che può capitare è essere inseguito da un marito tradito. perché mai poi inseguono sempre lui, in fondo sono le loro mogli che non sanno resistere al suo fascino.

Passa la notte, il riposo permette di recuperare un po' di forze a tutti, e la mattina del 15 di alturiac , di buon'ora si imbarcano per Hillsfar. Il viaggio scorre tranquillo e la sera del (quanto è durato? Un giorno? Non mi ricordo) x di alturiac Hillsfar si avvicina all'orizzonte. La decisione presa è di passare la notte al porto. Tutto va per il meglio e la mattina dopo Norman, Alatias, Stingary e Jurgan si svegliano, mentre Matias sembra ancora russare profondamente. quando eccolo comparire con delle lunghe occhiaie. "Amici, dovreste conoscere anche voi quella moretta. che notte! Ci si imbarca? Io ho già fatto colazione!" Così dicendo tocca una corda sulla sua chitarra. e il Matias addormentato si dissolve in una cascata di polvere luccicante.

Il capitano della nave comunica che il viaggio fino a Marsember nel Cormyr, potrà durare da una a due settimane. Purtroppo il vento è debole, e la navigazione dello stretto che congiunge il Moonsea al Sea of the Fallen Stars, è lenta. Dopo una settimana di viaggio, il 23 di alturiac, l'imbarcazione è soltanto all'altezza delle Pirate Isles, e si appresta a virare dalla direzione sud alla direzione est per costeggiare le rive meridionali del Regno di Sembia, passare lo stretto di Westgate detto The Neck, e giungere al Lake of Dragons (che poi è un mare) che bagna le città meridionali del Cormyr, la grande e potente Suzail come la più piccola Maersember.

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